Select Your Favourite
Category And Start Learning.

Le 8+1 idee che stanno alla base del progetto Strong Believer

Se bazzichi nell’universo del progetto Strong Believer, ti sarai accorto che non è per tutti.

Se fai parte del gruppo di discussione, avrai sentito di come vengono bannate persone in maniera veloce e senza tanti preamboli.

Molti pensano che sia una questione personale. Molti pensano che l’esclusione dal progetto sia basata su simpatia e antipatia.

Falso.

La verità è che il progetto Strong Believer ha una missione chiara, ovvero contribuire alla rinascita della Umma, passando per la formazione di credenti forti, appunto gli Strong Believer.

Ma abbiamo dei limiti e sappiamo che non riusciremo a coinvolgere tutti.

Ci sono delle persone che sono troppo distanti dalle idee di fondo del progetto.

Persone con cui non riusciamo a trovare il modo di collaborare in nessun modo.

Ora, il tempo è una risorsa preziosa, per noi e per te.

Magari è da un po’ di tempo che bazzichi nel nostro mondo o magari è la tua prima volta.

E vuoi capire se vale la pena approfondire o no…

Ecco che quindi ho raccolto le idee su cui è necessario essere assolutamente d’accordo per far parte dell’universo Strong Believer, usufruire delle opportunità che offre e crescere.

E’ una sorta di prova del nove. Se non ti ritrovi in uno di questi punti, non sei d’accordo o la pensi esattamente all’opposto…

… avrai risparmiato tempo prezioso e potrai continuare il tuo percorso senza di noi.

Se invece man mano che leggerai ti ritroverai d’accordo su ognuna di queste idee… beh, sarai il benvenuto e avrai trovato una nuova famiglia.

Non tiriamola per le lunghe… e partiamo!

Idea 1:
rifiuto di una vita ordinaria e mediocre

Questo è un punto fondamentale. Tutto parte da qui.

La Umma oggi ha bisogno di persone che lascino il segno e questo presuppone che si esca dagli schemi e dai percorsi di vita ordinari.

Cosa intendo quando dico “una vita ordinaria e mediocre”?

Molto semplice: una vita in cui la massima aspirazione è la sopravvivenza.

Una vita in cui si studia e ci si laurea non per passione o per vocazione, ma per avere un cosiddetto lavoro sicuro.

Una vita la cui massima aspirazione professionale è il contratto indeterminato, magari nel pubblico.

Una vita in cui non si esprime il proprio potenziale, anzi, lo si soffoca con un lavoro routinario e logorante, senza stimoli, senza passione viva.

Una vita in attesa della pensione…e della morte.

Ecco cosa intendo con “vita ordinaria e mediocre”.

Ma qual è l’alternativa?

Idea 2:
volontà di lasciare un impatto e contribuire alla rinascita della Umma facendo della propria vita un capolavoro…

L’aspirante Strong Believer vuole lasciare il segno e contribuire alla rinascita della Umma.

Studia perché ha una missione e lavora con passione.

La sua sicurezza economica non è basata sul contratto indeterminato nel pubblico, ma è basata su Arrazzaq (il Sostentatore), Allah.

La sua sicurezza economica non è basata sulla laurea scientifica che dà il lavoro sicuro, ma sulla sua capacità di raggiungere l’eccellenza grazie alla passione.

La sua sicurezza economica non è basata sul fatto che scende a compromessi con i propri valori per “tenersi il lavoro”, ma è basata sulla propria crescita continua.

L’aspirante Strong Believer trae forza e ispirazione dalla fede, crede nel miglioramento continuo e si prende la responsabilità dei propri risultati, in tutti i settori della propria vita.

L’aspirante Strong Believer lavora per il Messaggio, per la Umma…e si impegna per fare della propria vita un capolavoro.

Non un capolavoro con cui “tirarsela” davanti agli altri.

Si impegna a fare della propria vita un capolavoro con cui presentarsi il giorno del giudizio davanti al Suo Creatore, aspirando al Suo Compiacimento e al premio del Firdaws, che Allah riserva ai Suoi ravvicinati (muqarrabun).

Idea 3:
abbandono fiducioso ad Allah e perseguimento dell’esempio del Profeta Muhammad (s)

Nelle scorse due idee abbiamo parlato del tipo di vita vuole vivere l’aspirante Strong Believer.

E implicitamente si è parlato della fede.

Ma è necessario spendere qualche parola in più al riguardo.

L’aspirante Strong Believer non vuole vivere recitando la testimonianza di fede con la bocca.

L’aspirante Strong Believer vuole trasformare “La ilaha illa Allah, Muhammad RasuluLlah” in uno stile di vita.

Uno stile di vita fatto di coraggio, forza e indomabilità, perché se Allah è con il credente, niente può nuocergli.

Uno stile di vita in cui ci si abbandona fiduciosamente alle sagge indicazioni divine per ogni aspetto della vita.

Uno stile di vita in cui ci si chiede continuamente “cosa avrebbe fatto il Profeta Muhammad (s) in una situazione come questa?” o “cosa direbbe di me il Profeta (s) se mi vedesse fare ciò che sto facendo?”.

Per fare tutto questo, l’aspirante Strong Believer non interrompe mai il processo di scoperta di Dio, con l’intelletto, con il cuore e con lo spirito.

E non smette mai di approfondire la conoscenza del Profeta Muhammad (s), della sua vita, dei suoi insegnamenti e delle saggezze che gli sono state rivelate.

Chi vuol fare parte di questo progetto è fiduciosamente abbandonato ad Allah e segue l’esempio del Profeta Muhammad (s).

Idea 4:
non arrendersi a una narrazione catastrofica della situazione e credere profondamente che la Umma ce la farà a tornare a guidare l’umanità…

Mentre la scorsa idea è condivisibile da qualsiasi persona si reputi musulmana, questa idea invece non è condivisa da tutti.

Ecco perché ci spenderò qualche parola in più.

Partiamo dall’inizio…

La Umma di Muhammad (s) a pochi decenni dalla rivelazione era una delle più grandi potenze del mondo.

E dopo un po’ è diventata la potenza che guidava il mondo.

Guidava il progresso, lo sviluppo tecnico e scientifico ed era la nazione con gli standard valoriali più alti dell’epoca.

I secoli passavano e la nostra civiltà prosperava su tutti i fronti: scientifico, tecnologico, artistico, medico…

I nostri antenati fondavano delle discipline che prima non esistevano, traghettavano la conoscenza degli antichi agli uomini della loro epoca, inventavano nuovi strumenti per la comodità dell’umanità.

Ma poi abbiamo cominciato ad accomodarci, ad allontanarci dai principi che ci avevano reso grandi.

E 400 anni fa circa, dopo il secondo assedio di Vienna, cominciò il declino.

Un declino lento ma inesorabile, che ha portato alla caduta dell’impero ottomano e a una ulteriore frammentazione del popolo musulmano.

Un declino che è continuato per altri decenni.

Gli analisti e gli storici ci dicono che questo peggioramento generale è durato fino alla perdita di Gerusalemme.

Infatti quest’ultimo evento è stato così traumatico per la Umma che ha segnato un cambio di rotta.

Graduale, lento, talvolta disordinato, ma da allora la Umma ha cominciato a risvegliarsi.

Qui la Umma, tutto il popolo musulmano, è rimasto scosso.

E da allora cominciò quella che viene chiamata storicamente la sahwa islamica (الصحوة), il risveglio islamico.

Un risveglio disordinato, disorganizzato, che in alcuni casi e in alcuni luoghi ha preso anche pieghe estremiste.

Un risveglio che però ha portato all’azione.

Un’azione che nel tempo ha portato a dei progressi. 

In alcuni paesi questo progresso è passato dalla presa di coscienza, all’azione, fino al risultato.

In altri paesi questo progresso è ancora nella fase della sensibilizzazione.

In altri paesi ci sono stati dei tentativi falliti e si sta ancora cercando di capire come orientarsi.

Ma come tutti sappiamo, se si prova e si riprova, alla fine si arriverà al risultato.

Se si va ad analizzare la situazione, il mondo musulmano è in miglioramento su moltissimi aspetti.

Ci sono paesi musulmani che addirittura si sono distinti a livello di istruzione.

Ci sono dei paesi musulmani che hanno vissuto una rinascita economica forte.

Ci sono paesi musulmani che ci hanno fornito filosofi e pensatori di alto livello.

Ci sono paesi musulmani che ci hanno fornito sapienti straordinari.

Ci sono paesi musulmani che hanno sfornato predicatori che hanno risvegliato generazioni di giovani.

Quindi in generale la situazione ha – per usare un termine della borsa – un trend rialzista, ovvero una tendenza alla crescita, seppur con dei momenti di violento ribasso temporaneo, legati ad alcuni avvenimenti storici.

Alcuni, osservando la situazione politica di alcuni paesi musulmani, diventano pessimisti e catastrofisti.

Alcuni, osservando la piega islamofoba che stanno prendendo le politiche di molti paesi non musulmani, diventano pessimisti.

Ma quello che dico a queste persone è che la politica è importante, ma non è tutto.

Ci sono tanti altri indici di misura della situazione di un popolo in generale e della Umma.

E le cose non vanno viste in maniera assoluta, ma in prospettiva, osservando tutto l’andamento storico.

Certo, c’è ancora tantissimo lavoro da fare. C’è ancora un enorme margine di miglioramento per diventare la Umma che dovremmo essere.

ENORME.

Ma il messaggio che voglio trasmettere è che siamo nell’epoca giusta.

Siamo in un epoca in cui le cose man mano migliorano, ma in cui c’è un sacco da fare, un sacco di settori in cui contribuire.

Perché ti parlo di tutto questo? Cosa c’entra con le idee da condividere per poter far parte del mondo Strong Believer?

Ho fatto questa piccola contestualizzazione per dire che l’aspirante Strong Believer non si arrende a una narrazione catastrofica della situazione.

Ha presente ciò che va male…ma è consapevole che non è tutto nero.

Quindi crede profondamente che la Umma ce la farà a tornare a guidare l’umanità.

Lo crede perché ha una visione equilibrata della realtà ed è consapevole della dinamica per cui l’albero che cade fa più rumore della foresta che cresce.

Lo crede perché conosce la profezia del Messaggero di Dio, Muhammad (s).

Conosce la Profezia per cui era prevista questa crisi prolungata, ma dopo la quale ci sarebbe stata una rinascita della Umma.

Una rinascita che avrebbe portato come risultato il fatto che l’Islam sarebbe arrivato ovunque nel mondo.

E non solo: essere ovunque nel mondo non è sinonimo di rinascita.

Infatti il Profeta (s), in un famoso hadith (detto) disse che l’Islam sarà in ogni casa e che il fatto di essere musulmani sarà motivo di fierezza per chiunque.

L’aspirante Strong Believer quindi crede nella rinascita della Umma e per questo motivo si dà da fare e non si paralizza davanti a narrazioni che mostrano un mondo tutto nero.

Questa è una delle idee più importanti su cui si basa il progetto Strong Believer…

…ma cosa si intende per “darsi da fare per contribuire alla rinascita della Umma”?

E’ quello di cui parleremo nel prossimo punto.

Idea 5:
volontà di prendere in mano la propria vita, con la consapevolezza che la rinascita della Umma passa per la rinascita del credente.

Questo è un punto fondamentale.

Ci sono tante analisi sulla debolezza della Umma e sui fattori che determinano la sua rinascita.

Ho passato gli ultimi anni della mia vita ad approfondire e studiare le motivazioni che stanno dietro alla debolezza e all’arretratezza della nostra Umma.

Ho letto libri, ho partecipato a congressi internazionali, mi sono confrontato con specialisti e autorità di diversi settori e ho riflettuto sulla storia.

Ogni nuova informazione mi faceva rendere conto di quanto la situazione della nostra Umma fosse complessa.

Ogni nuova analisi che leggevo mi dava nuove consapevolezze da una parte, ma mi confondeva le idee dall’altra.

Ho letto analisi di musulmani e di non musulmani, di osservatori interni ed esterni.

Ho analizzato il punto di vista di chi è neutro nei nostri confronti, ma anche dei nemici della Umma.

C’è chi dice che il motivo della nostra debolezza è il fatto di esserci allontanati dalla religione.

C’è chi dice che il motivo della nostra debolezza è la mancanza di spiritualità.

C’è chi dice che il motivo della nostra debolezza è il fatto di aver soffocato il potenziale delle donne della nostra comunità.

C’è chi dice che il motivo della nostra debolezza sia la mancanza di una rappresentanza politica degna del Messaggio.

E tanti altri punti di vista.

Punti di vista tutti validi. Ognuno di questi ingredienti contribuirebbe in maniera straordinaria alla rinascita della Umma.

Però cercavo qualcosa di più incisivo e completo.

Tutte queste mi sembravano soluzioni importantissime ma parziali. Sentivo che tutto questo era un effetto collaterale di cause maggiori a monte.

Questi ragionamenti mi hanno fatto venire i capelli bianchi, ma senza allungare troppo il discorso, voglio condividere con te la sintesi della sintesi delle mie ricerche.

Voglio prima premettere che non è farina del mio sacco: è la sintesi del frutto del lavoro di pensatori, filosofi, strateghi e leader molto più di spessore rispetto a me e di cui sono solo un umile studente.

Pronto per la sintesi? E’ una di quelle che non ti vengono in mente…ma quando la leggi, pensi “aaaaaaaaaaah, vabbè, ma era facile!”

La sintesi è che la Umma è debole, perché i singoli credenti sono deboli.

Molti di noi sono la causa dell’arretratezza della Umma, con i nostri comportamenti, con la nostra mentalità, con la nostra incompetenza, con la nostra ignoranza sui temi della religione ecc…

La risposta sta – per usare un termine aziendale – nella qualità delle risorse umane.

Cosa c’entra tutto questo con le idee che devono condividere gli aspiranti Strong Believer?

La risposta è semplice: l’aspirante Strong Believer parte da se stesso, parte dal rendere la sua vita un capolavoro.

L’aspirante Strong Believer ha una forte volontà di prendere in mano la propria vita, con la consapevolezza che la rinascita della Umma passa per la sua rinascita, la rinascita del credente.

Questa è la chiave.

In verità Allah non modifica la realtà di un popolo finché esso non muta nel suo intimo.

Ma per poter fare questo, per poter prendere in mano la propria vita, c’è una filosofia di fondo che è necessario avere.

Ed è la prossima idea di cui ti voglio parlare.

Idea 6:
credere nel miglioramento continuo come strumento per elevarsi in questa vita e nell’altra.

Mentre gli altri pensano che per diventare persone d’impatto bisogna avere una botta di fortuna…

Mentre gli altri pensano che chiunque sia arrivato a dei traguardi ambiziosi ha qualche losco segreto…

…l’aspirante Strong Believer crede nel miglioramento continuo come uno degli strumenti per il proprio successo personale…

…che di riflesso contribuisce al successo della Umma.

L’aspirante Strong Believer sa che la fortuna è importante per arrivare dove si vuole. Non è ingenuo.

Ma sa che la fortuna è un evento statistico…e quindi l’aspirante Strong Believer tenta e ritenta tutte le volte necessarie per mettere la statistica dalla sua parte e ottenere il risultato desiderato.

Non solo. L’aspirante Strong Beliver sa che la fortuna non è cieca come dicono alcuni, bensì è la volontà di Dio, il Giusto, il Misericordioso, il Generoso, l’Onnipotente…

…Colui che ha promesso di essere di supporto a “coloro che compiono il bene”, “che hanno taqwa”, “che hanno pazienza” e “che sono perseveranti”, come riportato in più punti del Corano.

Quindi uno dei valori fondamentali dell’aspirante Strong Believer è il “miglioramento continuo”.

Ed è per questo motivo che ha un atteggiamento di responsabilità nei confronti dei risultati che ottiene nella vita e non si nasconde dietro a mille scuse.

Questa idea, che responsabilizza il singolo, necessaria per far parte del progetto Strong Believer, va a braccetto con un’altra idea, di cui parleremo ora…

Idea 7:
credere che la nostra dignità come musulmani non ce la può regalare nessuno: dobbiamo conquistarla con le nostre forze…

Il punto precedente riguardava il fatto di credere nel miglioramento continuo come strumento di elevazione in questa vita e nell’altra.

Quell’idea ha una forte nota di auto-responsabilizzazione, in cui non si affida il proprio successo personale e la propria possibilità di lasciare un impatto a nessun altro se non a Dio e a se stessi.

Questa mentalità di auto-responsabilizzazione si trasla anche a livello comunitario.

Infatti l’aspirante Strong Believer pensa che come comunità non dobbiamo aspettare che gli altri ci regalino i diritti e la dignità.

L’aspirante Strong Believer non aspetta e non si affida all’aiuto esterno per il successo comunitario.

Sa che se non ci mettiamo al lavoro noi, se non puntiamo sulle nostre forze, nessuno ci regala niente.

Questo non significa non credere nella collaborazione con forze esterne alla Umma.

Questo non significa non credere nella cooperazione, nel dialogo e nella mutua utilità.

Ma un conto è cooperare, collaborare e dialogare avendo chiarezza dei propri obiettivi e delle proprie priorità.

Un conto è dipendere dagli altri ed essere in balia delle varie agende.

Quindi l’aspirante Strong Believer crede che la nostra dignità come musulmani non ce la può regalare nessuno: dobbiamo conquistarla con le nostre forze.

E per acquisire maggiore forza c’è una leva particolare su cui bisogna puntare.

Ma ne parleremo nel prossimo punto.

Idea 8:
credere nel potere della fede, della mentalità forte e della competenza…

Abbiamo appena parlato del fatto che l’aspirante Strong believer ha chiaro che se vogliamo ottenere risultati sia a livello personale sia a livello comunitario, dobbiamo contare prima di tutto sulle nostre forze.

Dobbiamo aumentare la nostra forza e quindi porci obiettivi personali e comunitari più ambiziosi.

Ma come si aumenta la forza della persona, che poi andrà a contribuire alla forza della comunità?

Con una domanda di questo genere, è facile perdersi e cominciare ad elencare decine di fattori su cui bisogna agire.

Anche in questo caso, ciò che è difficile è trovare una risposta focalizzata sulla quale si può costruire un piano di azione concreto.

Nell’ultimo lustro mi sono sempre chiesto: “Qual è la differenza che fa la differenza per quanto riguarda la forza del credente e la sua capacità di lasciare un impatto?”

Dopo anni di studio, la risposta a cui sono giunto è strutturata in 3 punti:

  • Una fede forte;
  • Una mentalità forte;
  • Competenza.

Ricordati questo trio perché lo troverai spesso in giro per il progetto Strong Believer: fede-mentalità-competenza.

Approfondiremo in altri momenti ognuno di questi fronti, ma voglio darti alcuni elementi per comprendere meglio questa sintesi, su cui è basato il progetto Strong Believer.

Per quanto riguarda la fede abbiamo già accennato a qualcosa nei punti precedenti, e approfondiremo ulteriormente in un altro momento.

Quando parlo di mentalità invece intendo il modo di vedere se stessi e il mondo, che determina le nostre azioni e i nostri risultati.

Faccio uno schema per essere più chiaro:

mentalità di qualità => azioni di qualità => risultati di qualità.

Per i musulmani, la mentalità è determinata in parte anche dal livello e dalla qualità della comprensione che hanno della religione islamica.

Quindi lo schemino per noi diventerà:

comprensione della religione autentica e potenziante => mentalità di qualità => azioni di qualità => risultati di qualità.

Migliore è la nostra comprensione dell’Islam, più è forte la nostra mentalità, migliori sono le nostre azioni, maggiori sono i nostri risultati.

Approfondiremo in seguito. In questo momento ci serviva solo un accenno per comprendere la sintesi fede-mentalità-competenza.

E per concludere, vediamo qualcosa sull’ultimo elemento della nostra triade: la competenza.

Con competenza intendo l’abilità di usare vari strumenti al fine orientarsi e muoversi efficacemente in questo mondo per lasciare un impatto e ottenere risultati.

Qualche esempio di competenza: leadership, capacità di organizzare, capacità di lanciare progetti vincenti, capacità di fare carriera, persuasione, efficacia personale ecc…

Quindi, per riassumere, l’aspirante Strong Believer sa che la forza della Umma è il riflesso della forza dei credenti che la compongono.

E crede che la forza dei credenti, quindi la capacità di lasciare un impatto e contribuire alla rinascita della Umma è data dalla combinazione dei tre elementi fede-mentalità-competenza.

Credendo in questo, l’aspirante Strong Believer agisce tutti i giorni per elevarsi su questi 3 fronti.

E questo ci porta all’ultimo requisito per capire se il progetto Strong Believer fa per te.

Idea 9:
desiderare ardentemente di diventare degli
Strong Believer

Siamo giunti alla fine di questa serie di punti/requisiti necessari a capire se il progetto Strong Believer può essere un valore aggiunto nella tua vita.

Abbiamo affrontato una serie di consapevolezze che l’aspirante Strong Believer deve avere prima di intraprendere la sua avventura nel nostro mondo.

Ma in tutti questi punti ho volutamente dato per scontato il requisito fondamentale.

Do un indizio: in più punti ho usato l’espressione aspirante Strong Believer.

Ecco, il primo requisito, il più importante è desiderare ardentemente di essere uno Strong Believer, un credente forte, un mu’min qawi, come disse il Profeta (s) nel famoso detto che ha ispirato il nome di questo progetto.

Il credente forte è migliore e più amato da Allah rispetto al credente debole…e vi è del bene in entrambi

Chi è il credente forte?

L’abbiamo definito sotto diversi aspetti nei punti precedenti: dal punto di vista del credo, dei valori che lo guidano, della mentalità ecc…

E più avanti lo definiremo in altri modi ancora.

Ma qui voglio affrontare una definizione sintetica (si lo so, sono fissato con la sintesi) che ci dà il distillato di tutto quello di cui abbiamo parlato e di cui parleremo in futuro.

Qual è questa definizione?

Il credente forte è colui di cui la Umma ha bisogno.

Sembrerà un gioco di parole, ma questa frase è intrisa di valori fondamentali che abbiamo visto nei punti precedenti, come il senso di responsabilità, l’amore per la Umma, la fede nella rinascita ecc…

Riassumendo

  • se vuoi essere un credente forte, uno Strong Believer…
  • se vuoi lasciare il segno in questo mondo…
  • se vuoi vivere una vita fuori dall’ordinario…
  • se vuoi contribuire alla rinascita della Umma
  • se vuoi vivere abbandonandoti fiduciosamente al volere di Allah e agli insegnamenti del Profeta (s)…
  • se non ti arrendi a una narrazione catastrofica della situazione e credi profondamente che la Umma ce la farà a tornare a guidare l’umanità…
  • se credi che la nostra dignità come musulmani non ce la può regalare nessuno e che quindi dobbiamo conquistarla con le nostre forze…
  • se credi nel miglioramento continuo come strumento per elevarsi in questa vita e nell’altra…
  • se vuoi prendere in mano la tua vita, con la consapevolezza che la rinascita della Umma passa per la rinascita del credente, ovvero te e me e tutti noi…
  • se credi nel potere della fede, della mentalità forte e della competenza…

… allora caro fratello/gentile sorella, sei benvenuto/a nel mondo Strong Believer

Iscriviti alla newsletter e allacciati le cinture, perché i prossimi mesi e i prossimi anni – se Dio ce lo permetterà – saranno pieni di novità, opportunità per te e lavoro fi sabiliLlah.

Riceverai email sulle nostre iniziative, sui corsi che organizzeremo per potenziarti, sugli incontri dal vivo per conoscere altri Strong Believer, sul volontariato, sui ritiri spirituali che organizzeremo, sui hajj di gruppo, sulle possibilità di collaborare con noi…

…e tanto altro ancora.

Non voglio spoilerare troppo.

Anche se abbiamo già ottenuto diversi successi come organizzazione, siamo agli inizi e parlarti di tutto quello che abbiamo intenzione di fare potrebbe farci sembrare un po’ dei sognatori che non hanno i piedi per terra.

Per cui un passo alla volta e allacciati le cinture, che qui si va veloci in sha’a Allah.

Vuoi accedere ai contenuti gratuiti targati Strong Believer, tra cui seminari, conferenze, interviste e workshop?