La critica, nell’Islam, deve essere fatta seguendo linee guida ben precise che rispettano l’etica islamica e preservano la dignità della persona criticata. Di seguito, ecco i principi fondamentali su come dovrebbe essere fatta una critica, secondo i valori e gli insegnamenti dell’Islam:
1. Niyyah (Intenzione sincera)
L’intenzione è il primo passo cruciale in ogni azione. Se si decide di fare una critica, essa deve essere guidata dalla volontà di correggere un errore per il bene della persona e per piacere ad Allah, non per umiliare, offendere o dimostrare superiorità.
Il Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) ha detto: “Le azioni valgono in base alle intenzioni” (Sahih al-Bukhari).
Prima di fare una critica, dovremmo chiederci se lo stiamo facendo per aiutare veramente l’altra persona o per ragioni egoistiche o negative.
2. Riservatezza e discrezione
La critica dovrebbe essere fatta in privato. Esporre gli errori di una persona pubblicamente è considerato un atto di umiliazione e può causare risentimento, vergogna e frustrazione. L’Islam incoraggia la correzione privata per preservare la dignità della persona.
Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) ha detto: “Chi copre i difetti di un musulmano, Allah coprirà i suoi difetti nel Giorno del Giudizio”.
Far notare un errore in privato protegge l’onore della persona e crea un ambiente più propizio per l’accettazione del consiglio.
3. Dolcezza e gentilezza nel linguaggio
Il linguaggio usato per fare una critica deve essere morbido e rispettoso. Anche quando ci si trova di fronte a un errore palese, il modo in cui si esprime il proprio disappunto è essenziale. Allah ha ordinato a Mosè di usare un linguaggio gentile persino con il Faraone, uno dei più grandi tiranni:
“Parlate con lui con parole dolci” (Corano 20:44).
Quindi, criticare qualcuno con durezza, sarcasmo o asprezza non solo va contro l’etica islamica, ma rischia di allontanare la persona dalla verità e dal miglioramento.
4. Critica costruttiva e mirata
La critica deve essere costruttiva e finalizzata a migliorare la persona o la situazione. Piuttosto che focalizzarsi solo sull’errore, è utile proporre suggerimenti per correggerlo. Un approccio equilibrato è menzionare gli aspetti positivi prima di evidenziare quelli negativi, per incoraggiare la persona e non farla sentire completamente inadeguata.
Il Profeta (pace su di lui) ha detto: “Il credente è lo specchio del credente”
Lo specchio riflette la realtà, ma lo fa in modo chiaro e diretto, senza esagerare né distorcere.
5. Criticare solo ciò che è rilevante
È importante criticare solo ciò che è reale e rilevante, evitando accuse infondate o l’esagerazione degli errori. Nell’Islam, sparlare (ghiba) o accusare falsamente (buhtan) qualcuno è un grave peccato.
“O voi che credete! Evitate molte congetture, poiché in alcune congetture vi è peccato. E non spiate, né parlate male gli uni degli altri” (Corano 49:12).
Prima di criticare, assicurati di avere una comprensione chiara e corretta del problema, e non basarti su supposizioni o dicerie.
6. Essere pazienti e pronti ad ascoltare
Quando critichi qualcuno, sii preparato a ricevere una risposta. La persona potrebbe non accettare immediatamente la critica o potrebbe avere delle spiegazioni. È fondamentale mantenere la calma, ascoltare con empatia e non reagire in modo difensivo. L’obiettivo è il miglioramento reciproco, non il conflitto.
7. Evitare il giudizio assoluto
Non è nostro compito giudicare il cuore o le intenzioni di una persona. La critica deve essere fatta su comportamenti e azioni, non sul carattere intrinseco della persona. Solo Allah conosce l’interiorità di ogni individuo. Criticare qualcuno sulla base di assunzioni o giudizi non è solo ingiusto, ma può causare danni emotivi profondi.
8. Essere pronti a ricevere critiche
Come credenti, dobbiamo essere disponibili a ricevere critiche tanto quanto siamo pronti a farle. Accettare consigli o critiche da altri è parte del nostro processo di miglioramento spirituale.
L’umiltà è una qualità centrale nell’Islam, e il credente deve sempre essere disposto a riflettere sui propri errori e a migliorare.
In conclusione, la critica nell’Islam deve essere fatta con sincerità, gentilezza, discrezione e con l’intenzione di migliorare e aiutare l’altra persona. L’obiettivo non è quello di umiliare o dimostrare superiorità, ma di promuovere la rettitudine e il miglioramento morale, secondo gli insegnamenti del Corano e della Sunna.
Lo ricordo a me stesso in primis, perché come ci insegna la nostra religione “il ricordo giova ai credenti”.
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